giovedì 4 agosto 2011

Primo seminario italiano sulla sindrome post finasteride

SEMINARIO SULLA SINDROME POST-FINASTERIDE
Aula Magna, Ospedale di Cattinara
Trieste,16 settembre 2011

Chairman C. Trombetta Moderatori E. Belgrano, B. Fabris
Introduzione e presentazione dei relatori C. Trombetta


11.00 Effetti persistenti sulla sfera sessuale in giovani maschi che hanno assunto Finasteride contro la caduta dei capelli- presentazione del primo studio prospettico
Michael S. Irwig M.D., F.A.C.E. Assistant Professor of Medicine, George Washington University


12.00 Discussione


12.15 Sindrome Post-Finasteride, possibile eziopatogenesi
Worthington Allen, PhD

13.00 Pausa

14.00 Sindrome Post-Finasteride-il ruolo dei neuro steroidi
Roberto Melcangi, Professore Associato di neuroendocrinologia,Università di Milano

14.30 Presentazione del lavoro di ricerca del gruppo Italiano Sindrome
Post-finasteride e dati preliminari. Presentazione del gruppo di studio
C. Trombetta

studio clinico retrospettivo su pazienti affetti da sindrome Post-finasteride
C.Trombetta, G. Mazzon

valutazione dell’ipersensibilità del recettore per gli androgeni
Damante, Cauci

valutazione farmacogenetica in pazienti affetti da Sindrome Post-Finasteride
Toffoli, CRO, Aviano

Finasteride e liquido seminale
G.Ricci

16.00 Conclusione dei lavori
http://storage1.evectors.it/files/site000000005/misc/Postfinasteride_ProgrammaPreliminare.pdf

http://www.theoffice.it/itcongressi/story$data=congressi&num=1133&struct=story


Finalmente la ricerca medica italiana può vantare un posto d'onore nell'impegno scientifico
votato all'analisi dei potenziali effetti nefasti della finasteride.
Insieme ai pionieri Traish e Irwig si affianca un giovane gruppo di studio tutto italiano

La Clinica Urologica di Trieste, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche della Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università di Udine e con il Centro di Farmacologia Sperimentale e Clinica del C.R.O di Aviano, ha iniziato un complesso progetto di ricerca al fine di approfondire le conoscenze sulla Sindrome Post-Finasteride.

Lo scopo di questa conferenza è diffondere la conoscenza nell’ambiente medico della possibilità che l’assunzione di Finasteride determini effetti avversi, a breve e a lungo termine, illustrando i risultati preliminari degli studi del
gruppo italiano.

Ovviamente l'incontro tra i ricercatori si concreterà con un proficuo scambio di informazioni, gettando le basi per future collaborazioni tra le diverse discipline implicate nello studio di questa nuova patologia.


Il depliant della conferenza recita:

Vi sono numerose evidenze in letteratura scientifica di come l’assunzione di questo farmaco possa
determinare nel circa 5-6% dei casi effetti collaterali reversibili sulla sfera sessuale, in particolar modo calo della libido, deficit erettile, turbe dell’eiaculazione. In alcuni pazienti tali effetti collaterali persistono anche dopo la sospensione del trattamento potendo addirittura peggiorare con la comparsa di sintomi come depressione, ansia, severa astenia e modificazione dei caratteri sessuali secondari determinando un notevole peggioramento della qualità di vita generale.

Attendiamo dunque con impazienza i risultati che non mancheranno certo di "dare una scossa" alla comunità
medica; in particolare quella uro-andrologica, molto spesso sorda alle segnalazioni di pazienti "vittime" della molecola.

mercoledì 3 agosto 2011

L'approccio mediatico alla sindrome

Analizzeremo ora i vari report di emittenti americane ed europee




Documentario della tv svedese.
Siamo nel 2007, un uomo Nicholas O'Neill, dopo 5 mesi di trattamento con propecia
ne interrompe l'assunzione per l'insorgenza di problemi sessuali (disfunzione erettile).
Dopo 4 anni presenta ancora problemi.

Il Prof. Jan-Ake Gustafsson mostra riserve su farmaci assunti per periodi  indefiniti, poichè potrebbero avere effetti non previsti e visibili solo a lungo termine.

Si parla poi dei dati forniti dalla casa farmaceutica Merck, i quali negano risolutamente la persistenza di effetti collaterali dopo l'interruzione del farmaco

Pare evidente che la casa farmaceutica voglia mettersi al riparo da possibili class actions.
Il restare ostinatamente sulle proprie posizioni,  non impedisce al problema di diffondersi
ed attrarre l'attenzione di alcuni dottori, come ad esempio John Crisler, il quale denuncia,
in modo molto diretto i possibili rischi del farmaco


Il Dott. Crisler, in una conferenza, parla dei suoi pazienti, i quali hanno avuto la vita rovinata dall'uso della molecola. Essi sono diventati: "depressi, deboli, impotenti",  "mostrano sintomi dell' ipogonadismo nonostante
abbiano buoni livelli di testosterone".


Ma torniamo alla ricezione del problema da parte dei media




FOX 9 Report
La testimonianza di un ragazzo che, nonostante non avesse ancora sviluppato un'alopecia androgenetica
apprezzabile, pensò bene di prevenirla, dato che la sua famiglia era geneticamente predisposta.
Assumendo finasteride, dopo sole due settimane e mezza iniziò a sentirsi "strano"; apparvero  così i primi sides. Dopo tre anni dall'interruzione, questi continuano a persistere.

Seguono poi le citazioni degli studi del Prof. Irwig e le opinioni del Prof. Traish.
Viene poi ripresa la tesi della casa farmaceutica che insiste nell'affermare che non c'è
alcuna connessione tra l'uso di finasteride e l'insorgere di sides sessuali dopo l'interruzione.
"Se alcuni uomini riportano sides dopo l'interruzione del farmaco,
non significa che la causa sia propecia".
Per la compagnia Merck potrebbe trattarsi di patologie preesistenti o predisposizioni genetiche.



CBS Philadelphia. HealthWatch

Questo reportage ha un taglio estremamente drammatico.

Una madre distrutta dal dolore parla del suicidio di suo figlio, un ragazzo di soli 22 anni.
Randy, dopo aver assunto propecia, ha sviluppato pesanti sides (depressione e impotenza) che non sono diminuiti nonostante l'interruzione del farmaco.
La tragica conseguenza è stata la scomparsa prematura di questo ragazzo
Parla poi un utente del forum propeciahelp, opportunamente oscurato e con voce elettronicamente alterata:
"Sento come che i miei vent'anni mi siano stati portati via, e questo non è giusto".
Seguono poi i classici riferimenti ai recenti studi e alle class actions e la classica replica della casa farmaceutica.


CBS Chicago

La testimonianza di un giovane di 22 anni che sviluppò sides non appena iniziò ad assumere propecia.
"Sento come che il mio cervello e il mio pene non siano connessi"
Il resto del report è molto simile a quello della CBS Philadelphia, solo con un montaggio più snello e
meno drammatico.


Possiamo finalmente trarre le conclusioni su come il problema viene esposto e a quali conseguenze porterà questa iniziale presa di coscienza.

C'è ovviamente del sensazionalismo, la ricerca dello scoop, la drammatizzazione talvolta eccessiva come nel report sul suicidio del giovane ventenne.
Ciònonostante è proprio questo il mezzo per "scuotere le coscienze" delle persone troppo avvezze a credere
a tutto quello che un medico propone, senza interrogarsi minimamente su cosa si sta realmente assumendo.
In questo caso specifico però, lo sdegno deve rivolgersi maggiormente verso le case farmaceutiche che,
senza troppi scrupoli, ottengono approvazioni per commercializzare farmaci non sufficientemente testati.

Questa embrionale presa di coscienza servirà in primo luogo a stimolare la ricerca verso questa molecola ed i suoi possibili effetti nefasti, i quali, pur essendo limitati ad un esiguo numero di persone, vanno letteralmente a
distruggere una delle cose più importanti di un uomo. Il tutto per un'esigenza estetica.
In secondo luogo servirà a sensibilizzare i dermatologi ed i tricologi, spingendoli a spiegare minuziosamente a quali rischi potrebbero andare incontro i loro pazienti, assumendo tale farmaco.
Questo punto è però molto controverso, infatti non sempre i medici si rifanno al giuramento di Ippocrate.
Ma lasciamo ad altri queste considerazioni

lunedì 1 agosto 2011

La sindrome post finasteride

E' una sindrome sconosciuta ai più, la comunità medica italiana fatica a prenderne coscienza, un pò per pigrizia, un pò perchè gli studi su questa patologia sono ancora pochissimi.
Questa sindrome racchiude effetti negativi sulla sfera sessuale, su quella mentale e su quella endocrina.
Questi effetti persistono anche dopo l'interruzione del farmaco

Gli assuntori di finasteride sono generalmente di due tipi
:
1) Soggetti affetti da patologie prostatiche
2) Soggetti affetti da alopecia androgenetica

Tra queste due categorie si situano le potenziali vittime della sindrome.

Vanno in primo luogo citati autorevoli studi sull'argomento
il più recente è quello di Irwig MS, Kolukula S.

Persistent sexual side effects of finasteride for male pattern hair loss.

Center for Andrology and Division of Endocrinology, The George Washington University, Washington, DC 20037, USA.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21418145



In questo studio si evidenziano le percentuali dei soggetti affetti da sides persistenti, consigliando
ai dottori di informare molto bene i pazienti sui potenziali i rischi del farmaco.

Ciò che asserisce la casa produttrice del farmaco, è invece che questi sides dovrebbero sparire cessandone l'assunzione.

Il Prof. Traish per contro, afferma:
may be because nerves that are maintained by dihydrotestosterone become permanently degraded and can’t be repaired even after men come off the medication.

They no longer regain what they had before. Biologically, something gets shut off and gets shut off once and for all.

it's a life sentence

Quindi i sides non spariscono per tutti e allo stesso modo, soprattutto potrebbero essere permanenti

Il Prof. Traish afferma inoltre che gli effetti negativi che si manifestano sulla sfera mentale, generano depressione.

Adverse side effects of 5α-reductase inhibitors therapy: persistent diminished libido and erectile dysfunction and depression in a subset of patients.
Traish AM, Hassani J, Guay AT, Zitzmann M, Hansen ML.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=traish%20finasteride


In base ai report inviati dalla FDA e dalla comunità degli utenti,
eHealthMe fornisce un prospetto statistico sui vari tipi di sides.
Osserviamo che le segnalazioni di sides da finasteride sono
paradossalmente  maggiori di quelle di un farmaco analogo
ma molto più potente (dutasteride)
2,646 contro 314
http://www.ehealthme.com/q/finasteride-side-effects-drug-interactions
http://www.ehealthme.com/q/dutasteride-side-effects-drug-interactions


Un forum americano raccoglie migliaia di testimonianze di giovani che hanno subito effetti persistenti dal farmaco, ma per ora non v'è sufficiente consapevolezza da parte dei media.
http://www.propeciahelp.com/forum/

Nei prossimi post cercheremo di mettere a fuoco il problema citando alcuni report di famose emittenti americane